La nostra storia

Ca’ Verta è una realtà che si è realizzata, 12 anni dopo il primo sogno di una casa di spiritualità delle famiglie.

All’inizio del 2000, l’Equipe dell’Ufficio Famiglia, guidata da don Vanni Cezza, comincia a desiderare un luogo dove le famiglie potessero incontrarsi per condividere momenti di spiritualità, di confronto e di dialogo. Vengono visitati vari ambienti dismessi, ma due erano i nodi principali: la non compatibilità del luogo con le caratteristiche necessarie e la mancanza di fondi per avventurarsi in un progetto di ristrutturazione.

Nel 2012, don Vanni comunica all’equipe che un sacerdote diocesano, don Alfredo Pavan, alla sua morte aveva lasciato una cospicua somma di denaro da destinarsi ad un’unica finalità: la costruzione di una casa di spiritualità per le famiglie!

Ma dove costruire questa casa?

Ecco che qualcuno è stato ispirato: la casa doveva nascere in un luogo caldo e abitato… e la scelta condivisa è caduta sul terreno appartenente a Portaverta, la casa di prima accoglienza operante sul nostro territorio diocesano da oltre 30 anni, di cui don Vanni è fondatore insieme ad una equipe di volontari.
Cominciano i primi contatti per un progetto concreto, che mettesse le spese nero su bianco e permettesse di capire se il sogno era veramente realizzabile. Il progetto fu affidato all’architetto Michele Peretto (che poi lo ha realizzato).
Nel frattempo si scopre che i fondi lasciati da don Alfredo erano maggiori di quelli iniziali, aggiungendo un altro tassello alla domanda che continuamente risuonava nella mente…

Si arriva al 2016, anno in cui viene nominato vescovo della nostra diocesi Don Pierantonio Pavanello, prendendone possesso nel mese di marzo. Gli viene presentata subito la bozza di progetto, ma con saggezza lui ci invita ad avere pazienza: non vuole fare scelte avventate e non condivise. E nello spirito di obbedienza si attende, perché niente deve essere lasciato al caso o alla sola volontà umana.

Si sceglie intanto il nome: poiché la casa sorgerà sul terreno di Portaverta e proprio questa associazione farà da accoglienza per prima a chi verrà, la casa si chiamerà CA’ VERTA, in segno di continuità!

A questo punto è necessario raccontare un aneddoto, ma sarebbe molto più opportuno parlare di un segno…
Nel dicembre 2016 l’equipe si trova per il solito ritiro annuale di programmazione e condivisione. Il progetto della casa è pronto, il Vescovo ha dato il suo parere favorevole, i soldi per costruire la prima parte della casa ci sono e c’è anche il nome. Eppure nell’equipe comincia a farsi strada la paura… e se dovessimo fare dei debiti? E se nella casa non venisse nessuno? E se avessimo capito male e questo progetto è solo nostro?

Il Vescovo era passato a salutarci e noi gli abbiamo presentato le nostre paure. Come un padre fa con i suoi figli, lui ci ha detto amorevolmente: “Io non posso decidere per voi. Ma vi invito a prendervi questa sera per pregare e chiedere al Signore qual è la Sua volontà. Io vi assicuro la mia preghiera e il mio sostegno perché possiate decidere liberamente e in serenità. Accetterò qualunque decisione vogliate prendere”. Ci siamo salutati tutti con l’impegno di pregare e di trovarci l’indomani. Al mattino, nella sala del Consultorio che ci ospitava, a turno abbiamo preso la parola e… chi il giorno precedente era pieno di paura, come gli apostoli nel Cenacolo, ha detto “Sulla Tua parola getterò le reti!”. E allora abbiamo detto: SI PARTE!

Il Vescovo, saputa la nostra decisione, ci ha detto: “Ho pregato perché poteste decidere di fidarvi di Dio e del Suo progetto. Grazie per esservi fidati di Lui!”.

Nel 2017 partono i lavori, che avrebbero dovuto fermarsi alla sala degli incontri, alla cucina e ai bagni, per i quali, oltre al lascito di don Alfredo, era arrivato un contributo dalla CEI: non c’erano infatti fondi per ulteriori lavori.

Una coppia, durante un incontro molto speciale, capisce che Ca’ Verta senza una cappella non avrebbe potuto vivere! Così decidiamo di fare un’altra domanda alla CEI, che ha dato un ulteriore contributo, e alla Caritas Antoniana di Padova, che ha completato la somma necessaria per costruire anche la cappella, cuore di Ca’ Verta, e la zona destinata ai bambini.

L’inaugurazione è avvenuta il 17 giugno 2018! La casa era bellissima ma completamente spoglia, in attesa di trovare i fondi necessari per poterla arredare.

Chi entra oggi nella Casa, la vede però completamente arredata… perché tutto è arrivato in dono! Una famiglia che cambiava casa ha donato la cucina – che sembra fatta su misura, completa di tutti gli elettrodomestici – e molte altre cose; un negozio di arredamenti di Rovigo ha donato mobili bellissimi; altre persone hanno donato l’altare e le sedie per la cappella; un amico di Cerea ha realizzato appositamente il leggio che mancava; infine sono arrivate le icone, realizzate a mano, e la statua della Madonna, scolpita da Fra Gianni, cappuccino.

Questa, in sintesi, la storia di Ca’ Verta.

Un sogno diventato realtà ma che appartiene a Dio. Noi siamo solo a servizio di tutti coloro che hanno il desiderio di VIVERLA.

Il video del 2017 in cui presentavamo il nostro progetto.
Il video di invito all’inaugurazione di Ca’ Verta